Alla c. a.
Presidente AIDI
Marialice Boldi
Direttivo AIDI
Ho letto con stupore e molto disagio l'articolo scritto su
"Odontoiatria 33" del presidente AIDI.
Credo che a forza di voler eliminare il passato si sia arrivati
a credere che l'associazione sia nata nel 2006.
Vorrei ricordare e sottolineare che, contrariamente a quanto
affermato dal Presidente nell’intervista, e cioè
che i soci nel 2005 erano 564, è un voler negare il passato. Nel 2003
i soci AIDI certificati, senza studenti e sostenitori, erano ben 969 (come da documento allegato). Ciò significa che, con l’aumento
dei laureati, essere arrivati dopo 10 anni a quota iscritti oggi di 1.146 e non avere ottenuto l’albo,
è
una debacle di cui non c’è proprio nulla da vantarsi, ma al contrario ci di dovrebbe
porre qualche domanda e cercare qualche risposta.
Basta fare un piccolo calcolo percentuale ed abbiamo:
ANNO 2015: 1.146 soci su 9.000 (circa) igienisti laureati ad oggi rappresenta
il 12%
ANNO 2003: 969 soci sui 5.500/6.000 igienisti allora laureati rappresentava il 17%
IN PERCENTUALE ciò
costituisce una riduzione di oltre il 40 %
IN ASSOLUTO, se si fosse almeno mantenuta la stessa percentuale
di iscritti del 2003, i soci sarebbero oggi 1530, ben 400 in più
degli attuali 1146.
Inoltre, come se quanto sopra non bastasse, vorrei far rilevare
che nella storia “riscritta dell’AIDI”, che ho avuto occasione di leggere
integralmente, non sono menzionati né il Presidente Gianna Nardi, né
la sottoscritta (se non altro per l’Europeo), nè tanto meno il
presidente Anna Maria Genovese.
Stranamente viene menzionato solo Stefano Checchi, oggi nel
direttivo del Presidente Boldi.
Vorrei ricordare che, dalla costituzione dell'AIDI al 2003, si è realizzato TUTTO l'attuale ordinamento ( lasciando incompiuto, come ultima
regolamentazione, la realizzazione dell'albo che, ad oggi, è ancora in alto mare):
riconoscimento della figura, contratto del
lavoro, esenzione IVA, Corsi Regionali, passaggio al diploma di laurea,
ordinamento didattico, inserimento dell'insegnamento di "scienze e
tecniche di igiene orale”
(a cui adesso possono accedere tutti gli igienisti ), inserimento al tavolo
tecnico del MIUR, inserimento al CNEL, inserimento al Ministero della Salute
per l’equipollenza dei titoli, fondazione
del tavolo di confronto con tutte le altre professioni sanitarie (oggi Conaps),
svolgimento dall’’81
al 2003 ben 23 congressi Nazionale, due Europei ed il Congresso Internazionale
a Firenze dove Italia e Spagna hanno costituito la Federazione Europea (EFDH)
con tesoreria e presidenza all’AIDI
per ben 6 anni!
Non riconoscere tutto questo ai precedenti direttivi è
realmente negazionista.
Ricordate che non c’è futuro senza passato e negarlo
costantemente è eticamente e professionalmente sconcertante!
Mi auguro che il Presidente eletto, Antonella Abbinante, che con
molti altri può testimoniare quanto detto perché partecipe attiva
nei direttivi precedenti, sia, nonostante alcuni colleghi del direttivo che
eredita, persona all’altezza
di ristabilire una verità inconfutabile ed un’etica professionale legata al
riconoscimento dei valori, dell’amicizia, della solidarietà
tra colleghi.
Il documento del 2003 che contava esattamente 969 soci! Registrato al Ministero della Sanità
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