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lunedì 1 luglio 2013

Marche da bollo


Marche da bollo, dal 26 giugno 2013 sono scattati gli aumenti


Marche da bollo, dal 26 giugno 2013 sono scattati gli aumenti


Cambiano le marche da bollo che diventano più costose. E’ bene tenerlo a mente perché se si hanno marche già acquistate esse, se non addizionate con il bollo mancante perdono valore. A stabilire l’aumento del costo della marca da bollo è stato il Decreto legge n. 43 del 26.04.2013 convertito nella legge n. 71 del 24.06.2013.
Il nuovo costo del bollo a quanto pare servirà per recuperare fondi per soccorrere le popolazioni colpite da calamità naturale così come Abruzzo ed Emilia Romagna. Infatti è necessario recuperare  1 miliardo e 200 milioni di euro per la ricostruzione in Abruzzo.
Ecco quali sono i nuovi importi in vigore dal 26 di giugno:
-la marca da bollo da 1,81 euro passa a 2 euro;
-la marca da bollo da 14,62 euro passa a 16 euro.
Le marche nuove vanno a pesare soprattutto sulle tasche dei professionisti ma anche di tutti i cittadini che vedono aumentarsi a 16 euro qualsiasi richiesta in carta bollata.
Questa nuova tassazione, sebbene fatta passare sotto il necessario profilo solidale di aiuto alle popolazioni terremotate non è assolutamente gradita. Un balzello solidale che va a ledere tutti con particolare attenzione a coloro che emettono fatture in esenzione di Iva,  i quali debbono applicare la marca da bollo sui documenti di valore  superiore ad € 77,47.
Anche le imprese non sono soddisfatte di questo aumento che va a inficiare le spese a carico delle stesse, infatti a giugno buona parte dei documenti amministrativi e contabili è in scadenza.
Secondo quanto dichiara Degioanni presidente API Torino ha dichiarato ”Non si tratta tanto del maggior costo ma del fatto che gli aumenti sono scattati il giorno successivo alla pubblicazione avvenuta ieri in Gazzetta Ufficiale della legge 71/2013 che converte un Decreto Legge dell’aprile scorso. Non c’è stato alcun preavviso per le imprese che, in questo modo, non hanno potuto adeguarsi e si sono ritrovate, in molti casi, ad emettere fatture con marche da bollo non in regola”.
Sempre secondo Degioanni non è questo il modo migliore per aiutare le aziende “ soprattutto quelle di minori dimensioni, a superare le difficoltà di mercato e a migliorare la competitività. Provvedimenti di questo genere, sbagliati nei tempi e nei modi, pongono ulteriori ostacoli alla gestione e basta. Una seria politica industriale dovrebbe prevedere semplificazioni e meno burocrazia”.

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