Igienisti
dentali, anestesia sì o anestesia no?
Leggere l'articolo apparso su "ilDentale" a cura del Presidente UNID
www.il dentale.it
RISPOSTA
L’articolo al quale si riferisce il Presidente UNID, Dott.ssa
Marino, è a mai firma e quindi mi
permetto una semplice risposta con qualche puntualizzazione.
Premetto che con quest’articolo e
questa dichiarazione dell’UNID
(associazione di categoria) non solo auto limita la competenza degli igienisti
dentali, ma soprattutto scredita la professionalità
di tutti i professionisti seri, competenti e laureati in igiene dentale...
Le
valutazioni espressa dal Presidente UNID (Associazione "sindacale" di
categoria), sono particolarmente indicative.
Non
voglio contestare le valutazioni le quali sicuramente sono dettate da una visione
esclusivamente politica. Mi stupisce come si arrivi ad affermare l’eventuale mal pratica d’igienisti, laureati, come uno
dei motivi per astenersi dal principio giuridico che da autonomia agli stessi,
abilitati a tutti gli effetti alla professione dalle stesse università. È' come dire che gli
odontoiatri o i chirurghi è opportuno che non facciano
interventi perché non sono ben preparati e
soprattutto hanno, in molti casi, una scarsa competenza!
Evidentemente
gli igienisti soci UNID rispecchiano la loro competenza in: "Cattiva
pratica dell'operatore non idoneo a requisiti abilitanti e scarso livello di
competenza; gestione priva di tempi adeguati da destinare alla seduta di
prevenzione e igiene; assenza di comprensione del profilo comportamentale
clinico; omessa rilevazione degli indicatori diagnostici e perfino la scarsa
attività comunicativa nella fase
operativa di prima cura".
Il
presidente evidentemente parla dei suoi soci, non certo di tutti i
professionisti seri e competenti che lavorano da anni in scienza e coscienza.
Ancora più fantasioso è che si pensi che l'industria
farmaceutica crei l'esigenza per spingere il mercato... basta solo fare un
calcolo matematico di quanti igienisti fa l'anestesia su circa 6000/7000
laureati... certo un bel guadagno!
L’UNID, per terminare, a giustificazione della riflessione
(barocca, lessicalmente poco chiara e fruibile) considera:
•
L'incontrollato
abusivismo (è come dire, non facciamo i treni per paura che qualcuno non
paghi il biglietto...)
•
L'insufficiente
formazione e preparazione finalizzata alla pratica dell'anestesia e alla
conseguente gestione importanti complicanze (è la stessa valutazione che
dobbiamo fare per medici e odontoiatri).
•
La
mancanza di una Normativa di tutela al paziente e delle responsabilità in tal senso.
In tal senso ricordo:
1) Decreto istitutivo della
figura professionale d’igienista dentale (DM137/99)
2) Legge 42/99 che abolisce il
mansionario
3) Laurea in igiene dentale (G.U.
N. 2 del 4 gennaio 2000) con annessa
abilitazione
4) Legge 251/99 art. 3 che
dispone l'autonomia della "propria professione”.
5) L'articolo 4 della
Costituzione sancisce il diritto alla libertà del lavoro.
6) L'ordinamento didattico
universitario il quale prevede, per legge, l'insegnamento di anestesiologia,
che è presupposto per svolgere tale
attività (riguardo alla propria esclusiva
professione).
7) La laurea con l'abilitazione
legittima a svolgere alcune attività tra cui la RSP (terapia non
chirurgica) che prevede, nel protocollo, (quando necessario) l'anestesia locale
e di utilizzare tutte le attrezzature
necessarie all'espletamento della
specifica attività!
8) Infine esiste un protocollo
etico che non va sottovalutato!
•
La
mancanza di un'adeguata definizione di aspetti medico/legale e di tutela
assicurativa specifica per l'igienista dentale (tutte le compagnie
assicurative danno la copertura per la responsabilità professionale dell'igienista dentale). Anzi, con la Legge
Balduzzi, è obbligatoria!
L'UNID
quindi attenda pure che altri preparino la strada per ottenere ciò che spetta di diritto agli igienisti, si affranchi ai
medici e agli odontoiatri politicamente. Almeno non dica che è' un’associazione sindacale. Si
presenti come un'associazione di ausiliari sanitari odontoiatrici e non come
professionisti sanitari (L. 42/99).
PS. Tengo a precisare che non appartengo a nessuna
associazione e parlo a mio nome personale.
Consigliere
Nazionale AISOD (Associazione italiana Sedazionisti Odontoiatrici)
Past
presidente AIDI
Past
presidente Federazione Europea Igienisti Dentali
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