il Decreto n.137 del 15 marzo 1999, art.1 comma 2 dispone che:
a. l’igienista dentale svolge attività di educazione sanitaria e partecipa a progetti di
prevenzione primaria, nell’ambito del sistema
sanitario pubblico.
Tuttavia,
volendo ulteriormente approfondire la lettura si osserva che lo stesso comma
recita:
b.
collabora alla compilazione della
cartella clinica
odontostomatologica e provvede
alla raccolta dei
dati tecnico statistici;
c.
provvede all'ablazione del tartaro
e alla levigatura delle radici nonché' all'applicazione topica dei vari mezzi profilattici;
d.
provvede all'istruzione sulle varie
metodiche di igiene orale e sull'uso dei mezzi diagnostici idonei ad
evidenziare placca batterica e patina dentale
motivando l'esigenza dei
controlli clinici periodici;
e. indica
le norme di una alimentazione
razionale ai fini
della tutela della salute dentale.
In tal
modo vengono inequivocabilmente definite
le ulteriori competenze dell’Igienista Dentale.
D’altra parte come giustamente evidenziato, la prevenzione, è l’insieme di interventi
finalizzati sia ad impedire o ridurre il rischio (probabilità) che si verifichino eventi non desiderati che ad
abbatterne o attutirne gli effetti in termini di morbosità, disabilità e mortalità. E, a tal
proposito, viene classificata tradizionalmente in:
· Prevenzione primaria: rivolta a tutta la popolazione, con l’obiettivo di controllare i
determinanti di malattia;
· Prevenzione secondaria: diretta alla
sola popolazione a rischio, con l’obiettivo della massima
anticipazione diagnostica di una patologia;
· Prevenzione terziaria: rivolta alla
sola popolazione malata, con l’obiettivo di ridurre l’impatto negativo di una patologia, ripristinando funzioni, riducendo complicazioni e
probabilità di recidive.
Tuttavia,
come previsto nel Piano Nazionale della Prevenzione 2010-2012, questa
classificazione, alla luce delle trasformazioni della società e dell’ambiente, si va rilevando non
più adeguata.
Nell’ottica del “nuovo concetto di Promozione
della Salute”, va perseguito ciò che dà valore alla vita, all’individuo, alla persona, al cittadino.
E, in
quest’ottica, la nuova
classificazione contempla:
· Prevenzione come Promozione della
Salute. Rientrano in essa gli interventi che potenziano i determinanti positivi
e che controllano i fattori negativi sia individuali che ambientali.
· Prevenzione come Individuazione del
Rischio. Comprendono sia gli screening di
popolazione che la medicina predittiva.
· Prevenzione come Gestione della
Malattia e delle sue Complicanze. Prevedono l’adozione di protocolli
diagnostico-terapeutico-riabilitativi fondati sull'evidenza di efficacia, con
standard di qualità, verifiche e monitoraggio.
L’igienista Dentale, in linea con Piano Nazionale della
Prevenzione confermato nel 2013, in stretta sinergia con gli odontoiatri e con i professionisti
della salute :
“Promuove la Salute; Individua
il Rischio; Gestisce la Malattia e le sue Complicanze”.
Egli ha
dunque il diritto-dovere di far parte integrante di un sistema innovativo fondato sulla necessità di una cultura condivisa,
basata sulla comunicazione e sulla partecipazione di professionisti che con il loro operato concorrono al
raggiungimento di obiettivi comuni.
Così facendo si
favoriscono scelte in grado di promuovere
e tutelare realmente salute e benessere, cioè “Prevenzione come Cultura” e “Persona al Centro
del Progetto Salute” .
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