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martedì 10 luglio 2012

Risposta al Dott. Alberto Libero da Irene Riccitelli Guarrella e Viviana Ardizzone


E' STATO PUBBLICATO OGGI SU INFO@ILDENTALE.IT

Con preghiera di pubblicare. Grazie


Egregio Dott. Alberto Libero

Chiedo scusa se mi inserisco nel dibattito, ma avendo scritto, personalmente alla Dott.ssa Ardizzone l'articolo del 30 Giugno sull'anestesia per il GdO, mi sento in dovere di fare un commento:
Non capisco da dove nasce la sua ironica (?) lettera. Avviare un confronto, una democratica e libera discussione non e' un sogno di Viviana Ardizzone, ma una naturale aspirazione di ogni professionista che vuole fare il proprio lavoro con serietà e professionalità, senza pestare i piedi e la suscettibilità di nessuno. In particolare dei medici con cui, quasi sempre, abbiamo un ottimo rapporto! Per cui, Dott. Alberto Libero, visto che ha letto l'articolo, scriva sul perché non ritiene opportuno questo nostro "sogno". Apra un dibattito serio, scientifico, secondo la legislazione corrente, senza barricare le ideologie conservatrici, dietro un'ironia poco fruttuosa e che ricorda tanto le barricate che l' ANDI ha sollevato anche verso gli infermieri e soprattutto verso i laureati in odontoiatria qualche anno fa. Con le barricate ideologiche e lobbistiche non si cresce, forse con un dibattito sereno, trasparente, libero da condizionamenti si può  crescere tutti insieme senza tanta ironia!
Irene Riccitelli Guarrella 


Diritto di replica.
Chi apre un dibattito sa, anzi spera di suscitare attenzione e risposte. Un interlocutore pubblico si deve aspettare consensi e dissensi. Fa parte del gioco. Ma se  giudizio o sottintesi si estendono gratuitamente e pesantemente all’ igienista che lei non conosce , urge fermare il giochino ed esigere le scuse . D’accordo la libertà di espressione, ma prima “di sparare” si documenti; c’è un limite a tutto!
Allego una sintesi  per esigenze editoriali e riservatezza della mia risposta alla sua mail del 05.07.2012.

Buona Sera Dottor Libero
Mi ci va un po’ di tempo per rispondere a tutti i suoi pesanti giudizi.
Faccio il direttore scientifico di Pad e come tale sono tenuta da contratto a scrivere editoriali: non “avido e vorace presenzialismo”: sono pagata per questo,  anche se pochino, ma mi va bene così. Quindi non sono avida , né vorace. Passione masochista, se mai.
Ennesimo dibattito? Ma il mio ruolo di direttore richiede di creare dibattiti. Scelgo gli argomenti a seconda dell’ attualità o influenzata da colleghi .
Se ha letto bene il mio editoriale su P.A.D. non può esserle sfuggito che personalmente non sento l’esigenza di fare l’anestesia. Né mai ho insegnato ai miei studenti a richiederla agli odontoiatri.
Si possono contare sulle dita di una mano le volte che l’ho richiesta. I medici con  cui collaboro , lo possono confermare:
Dott. Ardizzone ,da vent’anni e Prof. Guastamacchia da 15 anni, dott. Gualini 5 anni , nessuna anestesia.Dott. Ghidini : da 7 anni, anestesia su due pazienti
E adesso non dica che non lavoro bene senza anestesia: sostengo che  strumentare bene sia  questione di esercizio, preparazione, esperienza, abilità, scelta dello strumento et al. Poi, tutti possiamo non essere perfetti,  con o senza anestesia.
Non parli quindi di “sogni proibiti” per me! Non la sogno proprio l’anestesia!
Ma il fatto che non interessi a me non significa che io debba ignorare l’esigenza di altri colleghi e a tal scopo la collaborazione con Irene Guarrella è diventata necessaria, vista la sua esperienza in campo di ordinamenti e leggi. E le ho quindi passato la parola. Se sarà possibile ottenere il diritto a farla, perché no?, altrimenti continueremo come abbiamo fatto. Ma il mondo può anche andare avanti! Non deve necessariamente fermarsi.
Lei afferma: “per recuperare qualche oggetto di speciosa polemica contro gli odontoiatri per finire come i galli di manzoniana memoria?”
Ma quale polemica contro gli odontoiatri? Lei proprio non mi conosce. E spara a zero. Forse mi confonde con qualche collega battagliera.
Io ho sempre avuto rapporti di profonda stima, fiducia e collaborazione efficace con i dentisti per cui lavoro. Mai una polemica, mai un contrasto. Anche loro si ritengono fortunati, proprio come lei di aver trovato in me “un’ igienista che con passione e competenza svolga con soddisfazione la propria professione  apportando al team odontoiatrico il contributo importante derivante dal suo sapere e dalla sua sensibilità”. Aggiungo: con entusiasmo, serenità e allegria condivisi con odontoiatri, colleghi igienisti, segretarie e assistenti. Team affiatati, proprio così, grazie anche alla sottoscritta.
Ora sa per chi lavoro. Chieda un giudizio su di me, così poi potrebbe chiedermi scusa.
Se mai , questo dibattito  ha portato allo scoperto il livore  e mi creda, la volgarità di alcuni odontoiatri  (mi riferisco alla valanga di mail dei membri dell’Accademia di Sotto) verso la mia categoria che io neppure lontanamente immaginavo: forse io ho avuto l’immenso privilegio di lavorare in isole felici, ambienti particolarmente protetti e favorevoli agli igienisti. Per fortuna ci sono odontoiatri che capiscono quale valore aggiunto rappresentiamo nel Team odontoiatrico
Fare l’igienista è il primo e più amato  lavoro. Non calpesti la mia professionalità. Mi ferisce profondamente.
Di notte poi, se non mi rubo il tempo per difendermi dai suoi attacchi, scrivo libri  e riviste: è un peccato? E’ ansia da prestazioni? Cosa sa lei di me? In primis: rispetto dei contratti editoriali.
Sogni proibiti? No. E’ fuori strada.
Lasci perdere la laurea in odontoiatria: io faccio l’igienista e sono più che appagata dal mio lavoro. E poi, mi perdoni, ho già tre lauree, basta, ho già dato.
Ciò nonostante, non mi faccio chiamare dottoressa, perché ritengo che crei false aspettative ai pazienti.
Spari a zero sulla Viviana “giornalista” se vuole, ma lasci stare la Viviana igienista. Non se lo merita, se non altro per l’impegno e la serietà che vi investe.
Per finire, non è carino esibirlo e la malafede può far pensare che potrebbe non essere vero (potrei inoltrarlo), ma fa un po’ di luce edificante sulla mia persona che lei ha gravato di aggettivi pesanti e immeritati,le trascrivo un sms di auguri,inviatomi proprio ieri  da una segretaria dello studio Ghidini:
“Ciao Vivi!!!!! Per il giorno del tuo compleanno il mio augurio per te è che la tua vita possa essere piena di colori: gli stessi che fanno dell’arcobaleno uno spettacolo che incanta … Vorrei fosse davvero così … per tutto quello che non smetti mai di dare a tutti noi: amicizia, comprensione, sostegno e … per il tuo essere così speciale e unica!!!! Tantissimi auguri di buon compleanno!!! Un abbraccio forte.”
Solo per dire che ce la metto tutta  anch’io, non solo le sue igieniste con cui sono solidale e mi complimento per tenere alta la nostra categoria.
Spero un giorno di poterla conoscere
Viviana Cortesi Ardizzone



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