Contatti

Scrivete a irene.riccitelli@gmail.com

giovedì 22 novembre 2012

Lettere postate su facebook da "odontoiatri"

Sono state postate delle frasi su Facebook da parte di odontoiatri contro gli igienisti…ho inviato formale denuncia a: FNOMCeO, CAO, AIO ed alla Commissione Permanente dei CLID perché intervenga ufficialmente (Prof Mario Giannoni)
Queste le lettere (con le mie risposte)


Lettera aperta ai commenti apparsi su Facebook sull’articolo Igienisti dentali e anestesia: perché no? da parte di eminenti professionisti e rappresentanti dell’Associazione Odontoiatri Italiani


Dopo avere scritto un articolo su www.odontoconsult.it su “anestesia e igienisti: perché no? sono apparsi diversi commenti, alcuni sul forum del giornale altri su Facebook, che pubblicherò per onore di verità, in modo che ognuno possa fare le proprie considerazioni.
Vorrei partire da una precisazione: non ho mai offeso nessuno, né ho prevaricato le opinioni altrui, né ho mai messo in discussione l’efficacia del team odontoiatrico nel rispetto delle proprie competenze! Anzi, sono una sostenitrice del counseling prima di tutto tra i membri del team e di conseguenza nei confronti dei pazienti perchè dietro ai denti…c’è un essere umano  nella sua totalità!
“ Se vuoi insegnare latino a Pierino, devi conoscere il latino e Pierino”
Dalle pagine che qui stesso pubblicherò, potrete notare che nessuno risponde al quesito posto “anestesia e igienisti: perché no?, bensì c’è un’ attacco alla professione che ci porta indietro di almeno 15 anni.

Rispondo essenzialmente agli autorevoli professionisti:
Prof. Gerhard Konrad Seeberger
Gerhard Konrad Seeberger condivido con te una novita', o quasi. Fin quando non ci sara' un riconoscimento netto del ruolo dell'odontoiatra come team-leader di un team che insieme all'igienista italiana, non esistera' mai - e' una questione delicata intellettuale e non una gara - io sono d'accordo con te. Sono ancora nauseato da un chat sulla chat-line degli igienisti italiani che discutevano il fatto di poter eseguire l'anestesia locale in maniera che avrebbe fatto onore solo a esseri senza cultura, figuriamoci a professionisti capaci di eseguire un atto medico. Proprio qui si separano gli spiriti. Ho rinunciato ad essere professore a contratto all'universita' di Cagliari per insegnare agli igienisti. L'avrei fatto senza battere ciglio in Svizzera o negli Stati Uniti. Ho toccato con le mie mani nel mio studio l'escrescenza di una formazione che finisce ad essere misurato con un pezzo di carta che certifica la laurea e poco ha a che fare con etica professionale, patient safety, ruolo sociale e la volonta' di investire un ruolo nel team odontoiatrico. Chi ha laureato persone del genere ha una grande responsabilita' e non sa di aver creato un obbrobrio che nuoce alla salute del prossimo. Non voglio tagliare tutti con lo stesso pettine e a voi che avete tutti i criteri sopra menzionati, per onor intellettuale e della professione, fatevi sentire. Non vi sento e quindi non esistete! L'etica non si puo' insegnare all'affarista, ma si puo' sempre tentare ....
Le sue considerazioni riguardo la figura dell’igienista dentale è assolutamente fuori tempo. Gli “esseri senza cultura” sono le persone che non rispettano il lavoro, la preparazione, le idee degli altri. Ha fatto bene a non insegnare all’Università di Cagliari agli igienisti dentali perché la prima cosa da insegnare nelle Università, oltre alla parte tecnica e specialistica, è l’etica. Credo che nel Codice Deontologico del Medico sia previsto anche il rispetto per l’altrui lavoro e per i professionisti con cui si collabora! E credo, che Lei debba imparalo a memoria se vuole elaborare questo concetto! Forse ha avuto brutte esperienze con la categoria degli igienisti, ma le assicuro che se io dovessi giudicare tutti i medici allo stesso modo se ne salverebbero pochi e sicuramente Lei non sarebbe uno di questi.
Il Tavolo Tecnico del Ministero della Salute solo pochi giorni fa si è espresso così:
“Quale migliore strumento può essere fornito per raggiungere quest’obiettivo se non l’applicazione estensiva ed intelligente dell’insieme delle norme che hanno reso possibile la riforma delle professioni sanitarie, costruite con la necessaria mediazione e con il consenso largo sulle proposte arrivando con tenacia alla meta, senza cedere sui contenuti?
Per questo, non è più rinviabile un "patto tra pari": medici e professioni della salute e tra questi con i cittadini e la politica che sia in grado di dar vita a un nuovo e più consapevole protagonismo. E questo per difendere la casa comune, consolidarla ed estenderla (abbandonando le antiche logiche dei desueti ma ancora attuali fortilizi delle proprie ed autoreferenziali competenze professionali), percorrendo insieme le nuove frontiere dell’innovazione e della comune ricerca di una diversa ed integrata modalità di operare in sanità che sia in grado di mettere unire competenze e saperi scientifici di più professioni sanitarie.
Una parte della rappresentanza sindacale e professionale della categoria medica sta osservando con preoccupazione i lavori di questa Tavolo tecnico paventando la realizzazione di una politica di aggressione e di esproprio di competenze casomai condizionata dall’attuale congiuntura economica.
L’obiettivo primario di questo Tavolo tecnico è l’esatto contrario di queste accorate preoccupazioni: si vuol, invece, restituire al medico l’essenza vera della sua centralità nel processo di tutela della salute, in tutte le fasi della prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, sollevandolo e, è opinione condivisa di molti medici, “liberandolo” di alcune competenze, senza che comunque venga meno la sua titolarità delle stesse, che possono essere svolte da altri professionisti sanitari debitamente formati a ciò e con protocolli concordati tra medici e questi operatori.”
Forse Gentile Professore dovrebbe aggiornarsi sul “team-leader”.


Dott. Francesco Orrù
Si sente nauseato? Forse ha guardato dentro la sua professione, oppure dentro la sua associazione. Lei non ha mai voluto “un’igienista tra i piedi”. Nessuno gliela ha mai imposta e per fortuna (dell’igienista) nessuno gliela imporrà mai! Ma nel suo ordinamento didattico è previsto il corso di “scienze e tecnica d’igiene orale”? e di “psicologia clinica”? e la sua associazione prevede un codice deontologico?
Sempre dal Tavolo Tecnico della Ministero della Salute:
“E’ evidente, come già ho avuto modo di sottolineare, che non si vuole dare vita a "mini medici" e che chi lo sostiene è probabilmente vittima di un evidente abbaglio o di un preconcetto. Si vuole, invece, lo ribadisco percorrere insieme la nuova frontiera di competenze professionali che in forma dinamica si implementano sulla base dell’evoluzione scientifica e tecnologica nonché di quella ordinamentale e formativa anche in ambiti professionali che per alcuni segmenti dell’organizzazione del lavoro possono essere anche comuni tra medici e professioni sanitarie, senza che vi sia lesa maestà dell’atto medico. Come già nei fatti è nei servizi e nei presidi sanitari e sociosanitari ospedalieri e territoriali di quelle Regioni più avanzate.” 
Dott. Enrico Lai
Egregio Dottore, non ho mai messo in dubbio la sinergia che deve esserci con tutto il team odontoiatrico, anzi ne sono una sostenitrice e d ho passato 32 anni della mia vita ad insegnarlo. Ma cosa c’entra con la possibilità di fare l’anestesia locoregionale, se necessaria, con prescrizione medica, all’interno di un proprio studio d’igiene oppure come consulente (non dipendente) nell’ambulatorio di un odontoiatra? Dal momento che posso lavorare senza la presenza del medico? Gli infermieri, i podologi e altre professioni sanitarie laureate e abilitate alla professione fanno assistenza somministrando medicinali, anche per endovena, su prescrizione medica, senza per questo mettere in dubbio la sinergia di un team, anzi, ne traggono solo benefici per sé e per i pazienti!
Dott. Michele Simula
Le lobby dei medici e degli odontoiatri, come in tanti altri comparti, è acclarato! In questo momento di crisi il sistema si chiude ancora di più in se stesso, basta leggere un po’ di socologia per rendersi contoche non è una logica delirante…!
Dott. Stefano Oddini Carbone
Ha perfettamente ragione, e la ringrazio per gli auguri.


·      Franco Anedda
‎"Le lobby purtroppo esistono, quella degli odontoiatri è particolarmente forte a causa della crisi, la sindrome della poltrona vuota e forse atteggiamenti conservatori. Per questo credo che la categoria non sarà mai favorevole a riconoscere, come collaboratore paritario, un'igienista dentale.
Igienisti dentali e anestesia: un rapporto possibile? Contenuti www.odontoconsult.it
Nell'articolo alcune considerazioni legislative sull'utilizzo dell'anestesia da parte degli igienisti dentali

Inizio moduloFranco Anedda Caro Gerhard, sei rimasto senza parole pure tu?
o    
Gerhard Konrad Seeberger condivido con te una novita', o quasi. Fin quando non ci sara' un riconoscimento netto del ruolo dell'odontoiatra come team-leader di un team che insieme all'igienista italiana, non esistera' mai - e' una questione delicata intellettuale e non una gara - io sono d'accordo con te. Sono ancora nauseato da un chat sulla chat-line degli igienisti italiani che discutevano il fatto di poter eseguire l'anestesia locale in maniera che avrebbe fatto onore solo a esseri senza cultura, figuriamoci a professionisti capaci di eseguire un atto medico. Proprio qui si separano gli spiriti. Ho rinunciato ad essere professore a contratto all'universita' di Cagliari per insegnare agli igienisti. L'avrei fatto senza battere ciglio in Svizzera o negli Stati Uniti. Ho toccato con le mie mani nel mio studio l'escrescenza di una formazione che finisce ad essere misurato con un pezzo di carta che certifica la laurea e poco ha a che fare con etica professionale, patient safety, ruolo sociale e la volonta' di investire un ruolo nel team odontoiatrico. Chi ha laureato persone del genere ha una grande responsabilita' e non sa di aver creato un obbrobrio che nuoce alla salute del prossimo. Non voglio tagliare tutti con lo stesso pettine e a voi che avete tutti i criteri sopra menzionati, per onor intellettuale e della professione, fatevi sentire. Non vi sento e quindi non esistete! L'etica non si puo' insegnare all'affarista, ma si puo' sempre tentare ....
o    
Francesco Orru' Nauseato. Cercatemi un altro lavoro, l'odontoiatria e' troppo sputtanata!
o    
Enrico Lai La Dott.ssa Guarrella non capisce che questi articoli nuocciono alla sinergia che ci deve essere tra odontoiatra ed igienista. In questo gruppo ci sono tante igieniste che hanno capito che la collaborazione e' possibile e soddisfacente quando si rimane nel proprio campo di competenza e di rispetto verso l'altra categoria.
o    
Michele Simula Le lobby esistono, QUINDI quella degli odontoiatri è particolarmente forte a causa della crisi?

Scusate, che tipo di logica delirante c'è dietro questa frase?
o    
Francesco Orru' Non ho mai voluto un'igienista tra i piedi e non me ne pento: questa e' la loro formazione, i loro intenti sono ben chiari. L'igiene orale ai miei pazienti gliela faccio io, in una seduta in cui congiuntamente faccio anche il controllo semestrale con eventuale diagnosi. Niente discrepanze tra quello che dico io è quello che dice lei, controllo mio personale dei miei precedenti lavori, gestione mia personale della psicologia e del rapporto umano con il paziente. Non abbiamo più ( io personalmente mai avuti ) fiumane di pazienti da smaltire, per cui ....
o    
Stefano Oddini Carboni Credo che l'autore dell'articolo abbia fatto una valutazione importante dicendo che quanto affermato è una sua personale opinione.
o    
Stefano Oddini Carboni Chi scrive ha vissuto sulla sua pelle le lotte per il riconoscimento della figura del laureato in Odontoiatria villipeso (strumentalmente) dai laureati in Medicina (non tutti, ovviamente! giusto i "rappresentanti",,,).
Oggi l'Odontoiatria di qualità è esercitata sopratutto dagli Odontoiatri poichè hanno caparbiamente, ostinatamente venduto qualità, ed il mercato ha così sentenziato.
Al di là delle leggine e circolarine applicative da quasi trentanni a oggi è andata così....vedremo per il Laureato in Igiene Dentale fra altri trentanni cosa combinerà....auguri a tutti noi!!!
o    
o    
Maria Franca Setzu anzi sono per la collaborazione che credo possibile ed auspicabile
Stefania Palmas Salve sono un'igienista dentale e lavoro da 15 anni in team odontoiatrico; ho la fortuna di collaborare con professionisti di un certo livello che credono nella mia figura professionale e di conseguenza le danno la giusta importanza e il giusto rispetto, ognuno svolge il proprio lavoro senza invadere il campo dell'altro ma collaborando e consultandoci, scambiandoci pareri su piani cura, preventivi, approccio al paziente etc. In particolare collaboro con un protesista di altissimo livello che esegue i piani cura protesici solo dopo sondaggio parodontale eseguito dalla sottoscritta .......... per quanto riguarda l'ortodonzia non ne parliamo......... potrei scrivere un romanzo per esaltare non la figura dell'igienista ma il lavoro di squadra che si deve creare tra questa e l'odontoiatra. Personalmente il problema dell'anestesia porta a dover avere sempre un odontoiatra in studio quindi se capita una malattia o altro sono costretta ad annullare gli appuntamenti dei pazienti che ne hanno bisogno quindi diventa un problema organizzativo, non credo che ci si voglia esaltare o si tenti di rubare mestieri avendo la facoltà di farla!!!!!! Faccio un'ultima puntualizzazione: non è carino dire che non si hanno igienisti tra i piedi non perdiamo il rispetto per nessuno, grazie.
o    
Michele Simula Personalmente il problema dell'anestesia porta a dover avere sempre un odontoiatra in studio quindi se capita una malattia o altro sono costretta ad annullare gli appuntamenti dei pazienti che ne hanno bisogno quindi diventa un problema organizzativo >>> ossia?
o    
Stefania Palmas Mi spiego meglio: sono costretta ad organizzare I miei appuntamenti solo in giorni e orari in cui e' presente un medico che possa fare l'anestesia al paziente, quindi se per esempio il venerdi non ci sono Medici in studio non posso organizzarmi a dovere per non parlare di quando sono tutti impegnati e non possono spostarsi dal loro riunito........
Lunedì alle 23.30 tramite cellulare · Mi piace · 1
o    
Francesco Orru' La dott.ssa Palmas parla già come se lo studio fosse suo. La prossima volta che un medico non si presenta puntuale in studio per fare l'anestesia ai suoi pazienti gli faccia una nota disciplinare.
Ieri alle 1.11 tramite cellulare · Mi piace · 2
o    
Maria Franca Setzu la Dottoressa Palmas è un libero professionista che collabora con altri liberi professionisti che nn sono i titolari dello studio, come saprà la collaborazione in questo caso viene pagata a prestazione e il libero professionista decide i tempi ed i modi ;diverso è il caso di lavoro dipendente in cui è il titolare a decidere tempi modi ed impostazione. fermo restando che la diagnosi è dell' odontoiatra sono 2 tipi diversi di collaborazione
22 ore fa · Mi piace · 1
o    
Stefania Palmas mi rispiego meglio per il Dott Francesco Orrù: lo studio non è mio ma chi di competenza mi ha sempre fatto sentire a casa mia, se rileggesse il primo commento ho precisato la forma di rispetto che mi è stata sempre data come professionista in quanto l...Altro
21 ore fa · Mi piace · 1
o    
Daniela Pigliacampo Salve mi chiamo Daniela Pigliacampo sono un igienista dentale laureata da appena 2 anni e mi sento fortemente toccata dalle affermazioni espresse da tutti voi professionisti in merito all’articolo pubblicato. Come primo punto ritengo che l’autrice dell’articolo abbia sbagliato nell’associare la “sindrome della poltrona vuota” ad un atteggiamento conservativo da parte degli odontoiatri nei confronti dell’igienista dentale, sia per quanto riguarda la pratica dell’anestesia che nel riconoscimento della figura dell’igienista all’interno del team odontoiatrico. Se la crisi esiste all’interno degli studi odontoiatrici non è attribuibile al fatto che noi igienisti non possiamo fare l’anestesia ma è un problema molto più complesso che non riguarda il singolo ma l’intero paese. Detto questo credo fortemente nel mio ruolo di igienista dentale nonostante la mia brevissima esperienza lavorativa. Se ognuno per le proprie competenze si attivasse nel dare il massimo all’interno dello studio odontoiatrico avendo rispetto dei ruoli e delle figure professionali, si otterrebbe una crescita qualitativa professionale e umana che darebbe al paziente un servizio a 360°.Poi da un professionista ci si dovrebbe stupire se non volesse apprendere ulteriori tecniche che possano migliorare il proprio lavoro ( mi riferisco alla pratica dell’anestesia) ed io sarei la prima che gioirei di tale cosa, ma credo anche che il fatto di non poter fare l’anestesia non mi impedisca di essere una brava igienista e non sia un limite nell’affrontare il proprio lavoro soprattutto se supportato da un team funzionale. Concludo dicendo semplicemente che la collaborazione tra odontoiatra, igienista ed assistente per il mio modesto parere da un valore aggiunto allo studio e magari aiuterebbe, offrendo un servizio di qualità, a riempire quelle “ poltrone vuote”.
o    
Francesco Orru' Ti stimo, Daniela Pigliacampo. (e non scherzo).
Fine modulo

Fine modulo

Fine modulo
Inizio modulo

Inizio modulo








Nessun commento:

Posta un commento

Aggiungi un commento….