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domenica 18 novembre 2012

Risposta al Presidente UNID



Avete letto l'articolo del Presidente UNID sull'anestesia?
Questa è la risposta che ho inviato a " il Dentale" con preghiera di pubblicarlo...! comunque vi anticipo cosa ho risposto:

Igienisti dentali, anestesia sì o anestesia no?

L’articolo al quale si riferisce il Presidente UNID, Dott.ssa Marino, è a mai firma e quindi mi permetto una semplice risposta con qualche puntualizzazione.

Premetto che con quest’articolo e questa dichiarazione dell’UNID (associazione di categoria) non solo auto limita la competenza degli igienisti dentali, ma soprattutto scredita la professionalità di tutti i professionisti seri, competenti e laureati in igiene dentale...

Le valutazioni espressa dal Presidente UNID (Associazione "sindacale" di categoria), sono particolarmente indicative. 
Non voglio contestare le valutazioni le quali sicuramente sono dettate da una visione esclusivamente politica. Mi stupisce come si arrivi ad affermare l’eventuale mal pratica d’igienisti, laureati, come uno dei motivi per astenersi dal principio giuridico che da autonomia agli stessi, abilitati a tutti gli effetti alla professione dalle stesse università. È' come dire che gli odontoiatri o i chirurghi è opportuno che non facciano interventi perché non sono ben preparati e soprattutto hanno, in molti casi, una scarsa competenza!
Evidentemente gli igienisti soci UNID rispecchiano la loro competenza in: "Cattiva pratica dell'operatore non idoneo a requisiti abilitanti e scarso livello di competenza; gestione priva di tempi adeguati da destinare alla seduta di prevenzione e igiene; assenza di comprensione del profilo comportamentale clinico; omessa rilevazione degli indicatori diagnostici e perfino la scarsa attività comunicativa nella fase operativa di prima cura".

Il presidente evidentemente parla dei suoi soci, non certo di tutti i professionisti seri e competenti che lavorano da anni in scienza e coscienza.

Ancora più fantasioso è che si pensi che l'industria farmaceutica crei l'esigenza per spingere il mercato... basta solo fare un calcolo matematico di quanti igienisti fa l'anestesia su circa 6000/7000 laureati... certo un bel guadagno! 
L’UNID, per terminare, a giustificazione della riflessione (barocca, lessicalmente poco chiara e fruibile) considera:
• L'incontrollato abusivismo (è come dire, non facciamo i treni per paura che qualcuno non paghi il biglietto...)
• L'insufficiente formazione e preparazione finalizzata alla pratica dell'anestesia e alla conseguente gestione importanti complicanze (è la stessa valutazione che dobbiamo fare per medici e odontoiatri).
• La mancanza di una Normativa di tutela al paziente e delle responsabilità in tal senso.
In tal senso ricordo:
1) Decreto istitutivo della figura professionale d’igienista dentale (DM137/99)
2) Legge 42/99 che abolisce il mansionario
3) Laurea in igiene dentale (G.U. N. 2 del 4 gennaio 2000) con annessa abilitazione
4) Legge 251/99 art. 3 che dispone l'autonomia della "propria professione”.
5) L'articolo 4 della Costituzione sancisce il diritto alla libertà del lavoro.
6) L'ordinamento didattico universitario il quale prevede, per legge, l'insegnamento di anestesiologia, che è presupposto per svolgere tale attività (riguardo alla propria esclusiva professione).
7) La laurea con l'abilitazione legittima a svolgere alcune attività tra cui la RSP (terapia non chirurgica) che prevede, nel protocollo, (quando necessario) l'anestesia locale e di utilizzare tutte le attrezzature necessarie all'espletamento della specifica attività!
8) Infine esiste un protocollo etico che non va sottovalutato!

• La mancanza di un'adeguata definizione di aspetti medico/legale e di tutela assicurativa specifica per l'igienista dentale (tutte le compagnie assicurative danno la copertura per la responsabilità professionale dell'igienista dentale). Anzi, con la Legge Balduzzi, è obbligatoria!

L'UNID quindi attenda pure che altri preparino la strada per ottenere ciò che spetta di diritto agli igienisti, si affranchi ai medici e agli odontoiatri politicamente. Almeno non dica che è' un’associazione sindacale. Si presenti come un'associazione di ausiliari sanitari odontoiatrici e non come professionisti sanitari (L. 42/99).

PS. Tengo a precisare che non appartengo a nessuna associazione e parlo a mio nome personale.

Cordialità
Irene Riccitelli Guarrella

Consigliere Nazionale AISOD (Associazione italiana Sedazionisti Odontoiatrici)
Past presidente AIDI
Past presidente Federazione Europea Igienisti Dentali

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