L'Analgesia con protossido d'azoto
e ossigeno nella pratica ambulatoriale dell'ozonoterapia per pazienti fobici,
ansiosi e con bassa soglia del dolore
T. De Bonis1, F. Berni1, A. Bollettin1, A. Bonfatti1, G. Chiamenti1, V. de Belardini1, F. Donati1, F. Facincani1, I. Kavka1, G. Liaci1, R. Pillai1
1 soci fondatori OSA
Key words: protossido di
azoto, ozonoterapia, fobie, ansia
Controllo del dolore, ansia e
paura dell'ago e lipotimia sono fra i principali fattori che l'ozonoterapista
sempre più spesso deve quotidianamente affrontare nell'esercizio della sua
professione e che spesso allontanano un certo numero di pazienti dalle cure.
In
particolare il controllo del dolore nelle ulcere delle arteriopatie e
diabetiche e nelle mioartropatie e cervico-dorso-lombalgie.
Ansia, paura e
dolore sono controllate con l'A.R , inventata dall'americano Harry Langa.
Che
cos'è l'Analgesia Relativa?
Il termine “analgesia relativa” definisce uno
strumento che funziona nell'ambito di tre parametri ben delineati:
1) almeno il
30% della miscela di gas somministrato deve essere ossigeno;
2) il paziente
deve essere capace di mantenere la bocca aperta senza l'impiego dell'apposito
apribocca e di eseguire le istruzioni che gli vengono fornite,
3) l'intensità
dell'analgesia non deve procurare paura o ansia.
All'interno di questi
parametri si ottiene sempre l'effetto sedativo.
Sebbene i gas usati in
sedazione siano gli stessi che vengono utilizzati in anestesia, è fondamentale
non confondere le due pratiche in quanto le macchine per la sedazione (Sedation
Machines) non permettono meccanicamente di mandare il paziente in anestesia
totale.
Tutti gli apparecchi sono dotati della valvola di sicurezza e del
flussometro per l'ossigeno.
E' una tecnica praticata da anni in molti paesi
europei ed esteri e da noi poco conosciuta e vista con perplessità e diffidenza.
Tutti i problemi sono nati dalla mancanza di una corretta informazione e
conoscenza sull'uso del protossido d'azoto come gas sedativo e non anestetico,
con modalità d'uso e apparecchiature diverse da quelle di anestesia generale
usate dagli anestesisti.
Il protossido d'azoto e l'ossigeno esercitano
un'azione calmante, elevando la soglia del dolore.
Il protossido d'azoto
equivale, nel suo potenziale analgesico, a 15-20 mg di morfina ed è anche
atarassico.
Il protossido d'azoto viene somministrato con l'ossigeno per mezzo
di un inalatore nasale, con flusso costante ed a pressione costante.
Il
protossido d'azoto non provoca alcun cambiamento della frequenza delle
contrazioni cardiache, nella gittata cardiaca e nemmeno nella pressione venosa
o arteriosa. Si verifica venidilatazione cutanea, e questo effetto è utilizzato
per facilitare la puntura delle vene quando non risultano visibili.
Ecco i vantaggi della sedazione
cosciente con protossido d'azoto e ossigeno.
– Elimina l'ansia e la paura
innalzando la soglia del dolore.
– Limita la secrezione delle ghiandole
salivari e delle mucose.
– Diminuisce il riflesso del rigurgito e
l'intolleranza agli stimoli o
– – Toglie ai pazienti handicappati la componente
emozionale e ne elimina l'agitazione psicomotoria.
– E' di grande aiuto nella
cura dei piccoli pazienti.
– Stabilizza la pressione sanguigna nei soggetti
ipertesi o con disfunzioni cardiovascolari o cerebrovascolari.
– Evita la
perdita di coscienza da lipotimia.
– Comporta un guadagno di tempo e di
qualità.
– Provoca una leggera amnesia, pur lasciando il paziente cosciente e
pienamente collaborativo. In pratica, anche se il paziente avverte un po' di
dolore durante le cure, alla fine delle operazioni odontoiatriche dice di non
essersi accorto di niente.
Poco dopo il termine della seduta, il paziente è in
grado di lasciare lo studio da solo.
L' Analgesia Relativa può essere usata in
qualsiasi età: è importante che il paziente riesca a respirare solo con il
naso. L'Analgesia Relativa può ritenersi una tecnica sicura.
E' importante
ancora sottolineare che l'Analgesia Relativa NON è una anestesia generale e
soprattutto NON è l'anestesia con N2O ( Protossido D'azoto ).
E' altresì chiaro che per praticare la
sedoanalgesia con il protossido d'azoto e ossigeno il medico deve possedere,
come per ogni altra terapia, una normale diligenza, prudenza e perizia; deve
cioè conoscere la tecnica e saperla correttamente applicare.
Volume 12 - No. 1 - April 2013
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