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giovedì 6 novembre 2014

Analgesia con protossido d'azoto inalatorio

L'Analgesia con protossido d'azoto e ossigeno nella pratica ambulatoriale dell'ozonoterapia per pazienti fobici, ansiosi e con bassa soglia del dolore

T. De Bonis1, F. Berni1, A. Bollettin1, A. Bonfatti1, G. Chiamenti1, V. de Belardini1, F. Donati1, F. Facincani1, I. Kavka1, G. Liaci1, R. Pillai1
1 soci fondatori OSA
Key words: protossido di azoto, ozonoterapia, fobie, ansia

Controllo del dolore, ansia e paura dell'ago e lipotimia sono fra i principali fattori che l'ozonoterapista sempre più spesso deve quotidianamente affrontare nell'esercizio della sua professione e che spesso allontanano un certo numero di pazienti dalle cure.
In particolare il controllo del dolore nelle ulcere delle arteriopatie e diabetiche e nelle mioartropatie e cervico-dorso-lombalgie.
Ansia, paura e dolore sono controllate con l'A.R , inventata dall'americano Harry Langa.

Che cos'è l'Analgesia Relativa?

Il termine “analgesia relativa” definisce uno strumento che funziona nell'ambito di tre parametri ben delineati:
1) almeno il 30% della miscela di gas somministrato deve essere ossigeno;
2) il paziente deve essere capace di mantenere la bocca aperta senza l'impiego dell'apposito apribocca e di eseguire le istruzioni che gli vengono fornite,
3) l'intensità dell'analgesia non deve procurare paura o ansia.
All'interno di questi parametri si ottiene sempre l'effetto sedativo.
Sebbene i gas usati in sedazione siano gli stessi che vengono utilizzati in anestesia, è fondamentale non confondere le due pratiche in quanto le macchine per la sedazione (Sedation Machines) non permettono meccanicamente di mandare il paziente in anestesia totale.
Tutti gli apparecchi sono dotati della valvola di sicurezza e del flussometro per l'ossigeno.
E' una tecnica praticata da anni in molti paesi europei ed esteri e da noi poco conosciuta e vista con perplessità e diffidenza. Tutti i problemi sono nati dalla mancanza di una corretta informazione e conoscenza sull'uso del protossido d'azoto come gas sedativo e non anestetico, con modalità d'uso e apparecchiature diverse da quelle di anestesia generale usate dagli anestesisti.
Il protossido d'azoto e l'ossigeno esercitano un'azione calmante, elevando la soglia del dolore.
Il protossido d'azoto equivale, nel suo potenziale analgesico, a 15-20 mg di morfina ed è anche atarassico.
Il protossido d'azoto viene somministrato con l'ossigeno per mezzo di un inalatore nasale, con flusso costante ed a pressione costante.
Il protossido d'azoto non provoca alcun cambiamento della frequenza delle contrazioni cardiache, nella gittata cardiaca e nemmeno nella pressione venosa o arteriosa. Si verifica venidilatazione cutanea, e questo effetto è utilizzato per facilitare la puntura delle vene quando non risultano visibili.

Ecco i vantaggi della sedazione cosciente con protossido d'azoto e ossigeno.

– Elimina l'ansia e la paura innalzando la soglia del dolore.
– Limita la secrezione delle ghiandole salivari e delle mucose.
– Diminuisce il riflesso del rigurgito e l'intolleranza agli stimoli o
– – Toglie ai pazienti handicappati la componente emozionale e ne elimina l'agitazione psicomotoria.
– E' di grande aiuto nella cura dei piccoli pazienti.
– Stabilizza la pressione sanguigna nei soggetti ipertesi o con disfunzioni cardiovascolari o cerebrovascolari.
– Evita la perdita di coscienza da lipotimia.
– Comporta un guadagno di tempo e di qualità.
– Provoca una leggera amnesia, pur lasciando il paziente cosciente e pienamente collaborativo. In pratica, anche se il paziente avverte un po' di dolore durante le cure, alla fine delle operazioni odontoiatriche dice di non essersi accorto di niente.
Poco dopo il termine della seduta, il paziente è in grado di lasciare lo studio da solo.
L' Analgesia Relativa può essere usata in qualsiasi età: è importante che il paziente riesca a respirare solo con il naso. L'Analgesia Relativa può ritenersi una tecnica sicura.
E' importante ancora sottolineare che l'Analgesia Relativa NON è una anestesia generale e soprattutto NON è l'anestesia con N2O ( Protossido D'azoto ).
E' altresì chiaro che per praticare la sedoanalgesia con il protossido d'azoto e ossigeno il medico deve possedere, come per ogni altra terapia, una normale diligenza, prudenza e perizia; deve cioè conoscere la tecnica e saperla correttamente applicare.

Volume 12 - No. 1 - April 2013

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