Crediti ECM, sanzioni per chi non li
acquisisce con manovra Monti
Pubblicato
il 24 aprile 2012 da aipsimed
La recente manovra
del governo Monti ( legge n.214 del 22/12/2011, articolo 33), così come il
precedente DPR n.138 del 13 agosto 2011 (convertito con modificazioni dalla
legge n.148 del 14 settembre 2011), sancisce che entro il 13 agosto 2012 gli
Ordini Professionali dei medici chirurghi e quelli delle professioni sanitarie
non mediche dovranno stabilire le sanzioni da applicare a chi non acquisisce
ogni anno i crediti ECM necessari per soddisfare gli obblighi
formativi.
OBBLIGO ECM PER LA FORMAZIONE
Il
Numero di crediti
che ogni professionista della Sanità è tenuto ad acquisire per il triennio
2011-2013 è di 150 ECM, con un minimo di 25 ed un massimo di 75 per anno. I
crediti ottenibili attraverso convegni, congressi, conferenze, simposi, gruppi
di miglioramento, attività di ricerca, docenze e tutoring non possono superare
complessivamente il 60% delle attività formative, cioè 90 crediti nel triennio.
I crediti acquisibili attraverso la partecipazione ad eventi sponsorizzati non
devono eccedere un terzo del totale (50 crediti).
Nessuna limitazione è invece
prevista per l’accesso ai corsi in modalità FAD (ad eccezione degli infermieri
professionali, per i quali il limite è fissato alla soglia del 60%).
L’E-LEARNING
RAPPRESENTA LA MIGLIORE SOLUZIONE PER ASSOLVERE AI PROPRI OBBLIGHI
FORMATIVI.
L’obbligo formativo è del singolo.
Resta comunque fondamentale il
ruolo svolto da ASL, AO ed Ordini, cui SalusNet offre strumenti e soluzioni per
la gestione della proprie politiche formative.
Prima dell’introduzione di
questa normativa, pur essendoci formalmente l’obbligo per gli operatori della
sanità di partecipare a programmi formativi, la sanzione, in caso di
inadempimento o di parziale adempimento, non era ancora divenuta operativa.
Adesso che questo gap è stato colmato, i riflettori si spostano sulle sanzioni
e sulle modalità attraverso cui assolvere a tale obbligo.
Considerando
l’attuale contesto economico-finanziario e la sensibile riduzione dei budget,
appare evidente che le attività formative debbano necessariamente coniugarsi
con un contenimento della spesa e con rigore gestionale, mantenendo sempre alti
i livelli qualitativi del servizio, presupposto e finalità ultima dell’ECM.
L’intervento formativo in modalità e-Learning rappresenta una soluzione
concreta proprio perché è in grado di soddisfare standard di qualità a costi
competitivi e contenuti.
In ambito sanitario, l’Italia risulta essere un paese
ancora troppo diffidente nell’utilizzo di tali tecnologie. Abbattere le
barriere culturali che vedono nella FAD uno strumento ancora poco conosciuto e
diffuso, rappresenta un importante ed ambizioso obiettivo.
Fonte: salusnet
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