Tra gli Aztechi, il
piercing alla lingua era considerato un’offerta agli dei ed era parte di
complicati rituali religiosi; pare invece che i Maya lo ritenessero una dimostrazione
di forza. Forma d’espressione che risale a epoche lontane, il piercing è ora
una moda diffusissima in tutto il mondo, specialmente tra i giovani.
Perforazioni alla lingua, alle labbra e alle guance, brillantini temporanei e
permanenti ai denti: bocca e dintorni sono tra le più popolari sedi del body
piercing, seconde solo ai classici fori alle orecchie. Ma oltre alle
considerazioni estetiche o sociologiche, in cui non intendiamo addentrarci,
esistono implicazioni mediche rilevanti e generalmente sconosciute o
sottovalutate da chi si sottopone a queste pratiche. Molto spesso i piercing
vengono effettuati da operatori privi di qualunque specializzazione
professionale oltre a quella derivata dall’esperienza e che possono avere
gravi carenze dal punto di vista anatomico e clinico. In questi casi, gli
interventi possono essere eseguiti senza anestesia e con un controllo del
tutto inadeguato delle infezioni, mentre il follow-up è in genere
inesistente.
Non è dunque sorprendente che sia stata documentata una grande
varietà di complicazioni associate ai piercing orali. Il medico o
l’odontoiatra vengono spesso chiamati in causa solo quando il problema si è
manifestato in tutta la sua gravità.
I problemi
Tra i più frequenti
inconvenienti in cui può incorrere chi si affida a un piercer non
professionale, ci sono le infezioni. La ferita, la gran quantità di batteri
presenti nella cavità orale e l’introduzione di ulteriori microorganismi
durante l’intervento rendono il rischio di infezioni molto elevato. Strettamente
connessa alle infezioni locali, c’è la possibilità di trasmissione di diversi
tipi di patologie; una mancata o impropria sterilizzazione degli strumenti
utilizzati può causare infezione da parte dei virus dell’herpes simplex,
dell’HIV o delle epatiti B e C.
Inoltre, la ferita può aprire ai
microorganismi patogeni la strada maestra del flusso sanguigno e portare fino
al cuore. L’endocardite infettiva è una malattia causata dall’infezione
microbica del rivestimento endoteliale del cuore. La lesione caratteristica è
la vegetazione, una lesione che deriva dalla deposizione di piastrine e
fibrina sulla superficie endoteliale del cuore: generalmente si sviluppa su
una valvola cardiaca, ma talvolta compare su altre parti dell’endocardio.
Altra conseguenza documentata è l’angina di Ludwig, che è localizzata nello
spazio sottomandibolare, ma si estende rapidamente ai tessuti molli del collo
e alla regione laringea, con pericolo di soffocamento per edema della
glottide e che richiede un intervento tempestivo.
Ulteriori complicazioni
comunemente associate ai piercing orali sono i danni ai nervi. Ne sono spia:
intorpidimenti, deterioramento della sensibilità e problemi di mobilità se la
sede del piercing è la lingua. Quando la perforazione coinvolge i vasi sanguigni,
possono verificarsi sanguinamenti prolungati. In casi gravi, il gonfiore
della lingua crea difficoltà di respirazione fino a chiudere le vie
respiratorie.
In tempi più lunghi, i piercing orali aumentano il rischio di
danni alle gengive. La letteratura documenta ferite tissutali, ma anche
retrazioni gengivali, che lasciano la radice del dente maggiormente esposta
alla carie e alle malattie parodontali, fino alla perdita di elementi
dentali. In questo caso, anche il danno estetico compensa ampiamente l’opinabile
abbellimento che alcuni attribuiscono al piercing. Seppur meno fragili delle
gengive, anche i denti possono essere danneggiati: il contatto con il metallo
può produrre fratture, in particolare quando il dente ha subito riparazioni.
Alcuni studiosi hanno riportato percentuali di denti scheggiati fino al 47%
tra i soggetti che portano la classica barretta metallica alla lingua per
almeno quattro anni.
Danni tissutali
Un recente studio condotto
su circa 200 giovani francesi ha mostrato che i danni tissutali variano
considerevolmente in funzione del materiale di cui è composto l’ornamento
inserito nella cavità orale. Titanio, acciaio chirurgico e Teflon sono stati
associati a recessione gengivale rispettivamente nel 52,9%, 23,5% e 9% dei
casi, mentre si sono avuti danni ai tessuti duri dei denti nel 35,7%, 42,9% e
14,3%.
I piercing si associano spesso a difficoltà nelle più normali
funzionalità orali: masticare, inghiottire alimenti solidi e persino parlare
in modo chiaro. Una delle ragioni sta nell’eccessiva secrezione di saliva
indotta dall’oggetto estraneo presente nel cavo orale. Anche il senso del
gusto ne può essere alterato.
C’è poi il non trascurabile capitolo delle
reazioni allergiche al metallo: le dermatiti da contatto sono un effetto
avverso che si manifesta come una reazione di ipersensibilità e determina
rossori e prurito. L’utilizzo di leghe contenenti nichel determina la maggior
parte dei problemi allergici.
Infine, ad alcuni soggetti è capitato di
inghiottire alcuni elementi del piercing dopo che le palline di metallo si
sono svitate dalla barretta e hanno riportato lesioni al tratto digestivo.
Abbiamo dunque a che fare con un tipo di gioielli molto
pericoloso. Anche quando si è così fortunati da non risentire di nessuna
delle complicazioni durante l’intervento, la lingua a cui è stato applicato
il piercing richiede generalmente dalle quattro alle sei settimane per
guarire, mentre un piercing alle labbra guarisce in uno o due mesi. Durante
questo periodo bisognerebbe seguire tutta una serie di precauzioni, anch’esse
largamente ignorate o disattese. Bisognerebbe evitare gli alcolici, i cibi
speziati e quelli troppo duri e croccanti; non fumare o usare prodotti a base
di tabacco; spazzolare dopo ogni pasto e fare sciacqui con colluttori;
sciacquare frequentemente la bocca con acqua salata tiepida.
E, se non si è
pensato di farlo prima, fare una visita dal proprio dentista.
Bibliografia
Oral Surg Oral Med Oral
Pathol Oral Radiol Endod 2010;110:744-7.
Community Dent Health 2010
Mar;27(1):35-40.
Dent Traumatol 2005;21:341-3.
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Ciao a tutti, come tutti i piercing c'è da stare molto molto attenti, il rischio di infezione e problemi post piercing è alto. Sapevate che, legalmente, a praticarlo dovrebbero essere solo odontoiatri e otorinolaringoiatri?
RispondiEliminaVi linko un articolo: Piercing alla lingua: le cose da sapere prima di farlo: http://goo.gl/mZmXKX
è spiegato molto bene!
ciao!