Egregia Dottoressa.
Mi complimento. Sinceramente per la proposta fattiva
circa la liceita dell'igienista a praticare anestesie locali. speriamo che le
stesse. Arrivino A fare courttage a cielo aperto con dei bei lembi(anche
sse noon usa piu. ) Di questo passo I'll" D0ttore podologo potra' amputare
I'll piede diabetico. Meno male quanto lavoro ci alleviate. Povera Italia
povero istituto di medicina. Cordialmente. Marco Bellina
Risposta:
Egregio
Dottor Bellina
Non sono
abituata ad essere "aggredita" con scritti così ironici come lei fa nei miei confronti. Sono abituata ad
esporre le mie idee e pronta a discuterne con onestà intellettuale e
trasparenza. Ma dato che lei mi provoca le dico che, a parte che il
lembo a cielo aperto, dalle ultime "evidence based medicine" (evidenze scientifiche)
su pazienti con tasche superiori a 5/6 mm, è preferibile piuttosto che una
terapia non chirurgica.
Mi dispiace che lei non ne sia a conoscenza.
Basta frequentare la SIdP o L’ECM.
Per ciò che scrivo
nell'editoriale volevo comunicarle che non e' una proposta bensì è l'affermazione
di un diritto!
Gli
infermieri, non fanno interventi chirurgici ma fanno endovene e praticano
terapia del dolore su pazienti oncologici-su prescrizione medica-; i podologi
per intervenire su un piede diabetico, a volte devono praticare l'anestesia per
ottenere i risultati necessari che sono di loro competenza. Tutto questo non
vuole invadere il campo medico ma avere ben chiaro l'obiettivo primario che è la salute del paziente.
Gli
igienisti dentali hanno l'obbligo professionale ed etico di svolgere la loro
professione al meglio delle loro possibilità tenendo conto della
condizione parodontale, della soglia del dolore, dell'ansia derivante dalla
paura.
Tutto
questo in funzione di:
1) Decreto istitutivo della
professione con annessa abilitazione alla professione (D.M. 137/99)
2) Legge 42/99 che abolisce il
mansionario
3) Laurea in igiene dentale (G.U.
N. 2 del 4 Gennaio 2000)
4) Legge 251/99 art. 3 che
dispone l'autonomia della "propria professione"
5) L'articolo 4 della
Costituzione sancisce il diritto alla libertà del lavoro
6) L'ordinamento didattico
universitario il quale prevede, per legge, l'insegnamento di anestesiologia,
che è presupposto per poter
svolgere tale attività (relativamente alla propria
professione)
7) La laurea con l'abilitazione
legittima a svolgere alcune attività tra cui la SRP (terapia non
chirurgica) che prevede, nel protocollo, ( quando necessario) l'anestesia
locale e di utilizzare tutte le
attrezzature necessarie all'espletamento
della specifica attività!
8) Infine esiste un protocollo
etico che non va sottovalutato.
Per cui
il mio editoriale, non è una proposta, bensì un diritto.
Forse
lei, invece di preoccuparsi di difendere il suo orticello dovrebbe cercare di
comprendere ciò che viene scritto e
soprattutto aprire un confronto, senza pregiudizi, preoccupandosi di
confrontarsi e non di "avere
paura" degli igienisti che le possano sottrarre un po' lavoro.
I grandi
medici sono tali perché hanno una grande equipe. In
caso contrario rimangono dei piccoli
medici senza futuro!
Sempre
disponibile
Irene
Riccitelli Guarrella
PS: per
chiarezza le comunico che parlo e scrivo a nome personale e non di Associazioni
(AIDI/UNID) o Accademie varie!
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