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domenica 17 giugno 2012

igienista-anestesia commenti di altri medici


Da Dr Enrico Belotti

Una assistente puo' sviluppare la manualità in 30 anni , ma se non studia non svilupperà mai il cervello
Non diciamo stupidate ; non sei mai vista crescere una professionalità senza studio ma con solo empirismo
Enrico Belotti
Gentile Dott. Belotti per la Sua preziosa precisazione!
Irene Riccitelli Guarrella


Da Dr Signorini
Sig.ra Irene, lei ha conseguito un diploma universitario e non una laurea con la quale può fare le detartrasi, punto. La sua supponenza è deleteria per lei e per la sua categoria.
Dott Signorini M.
Mi dispiace contraddirla ma ho preso una Laurea con 110 e lode all’Università “La Sapienza” di Roma. La ringrazio per avermi titolata “Signora” e non Dottoressa perché per me è motivo di orgoglio.
La supponenza come vede è la Sua e certamente non mi appartiene!


Da Dr Federico Mandelli
Caro Marco,
Perchè non provi ad attivare un forum dentro cui sviluppare le discussioni? Ti faccio alcune riflessioni:
Da persona perennemente collegata alla rete quale sono, quasi computer dipendente, ammetto che non è piacevole ricevere così tante email.
Trovo, inoltre, che seguire una discussione tramite email sia difficile e dispersivo.
Un forum ti permetterebbe di tenere le discussioni ordinate e sempre visibili nel corso del tempo.
So bene che la nostra categoria non è per nulla abituata ad utilizzare un mezzo simile e che non è escluso possa essere molto difficile da far funzionare (intendo dire "che la gente ci scriva"), ma tentare non nuoce.
Se riuscissi a farlo funzionare, le tue newsletter sarebbero meno frequenti (molto molto meno) ed avresti la possibilità di mettere in evidenza alcuni link alle discussioni o riassumere brevemente i topic di cui si discute.
Continuando così credo che, a lungo andare, il tasso di cancellazione dalla tua newsletter sia destinato ad aumentare.
Federico
Caro Dott..Mandelli, anch’io concordo pienamente con Lei. Perché non approfittare del forum su  “odontoconsult” visto che è partito tutto da un editoriale di quelle pagine. Così liberiamo il Dott. Gnalducci da tutto questo bailamme!
Cari saluti
Irene riccitelli guarrella
 

Da Dr Maccabruni Giuseppe

Al solito ci capisco sempre meno di come rispondere ed intervenire al dibattito. Prego quindi Marco Gnalducci di girare se vuole le mie osservazioni. Mi sembra una questione di lana caprina: ovviamente le sig.re D.sse Igieniste avanzano tutti i loro diritti. Una addirittura mette davanti la consulenza legale della figlia Avvocato Penalista, come se per il fatto di essere operatrice del diritto sia anche depositaria della legge. A parte che bisognerebbe leggerle tutte fino all'ultima virgola le leggi citate e poi comunque potrebbe non bastare. Come principio assoluto non condivido minimamente che le D.sse (o i D.ri anche uomini) possano fare le anestesie, perché a questo punto non solo in questo settore, ma anche in altri campi, si legittimerebbe ogni giorno sempre qualcosa in più. Di contro posso solo condividere Tramonte, quando dice semplicemente: "e che problema c'è?" Sono pienamente d'accordo. Aggiungerei peró un postilla, senza nulla togliere alle pertinenti osservazioni di Tramonte: "facessero pure tutte le anestesie che vogliono, a litri, con tutte le giustificazioni diagnostico-terapeutiche possibili immaginabili. Poi peró la prima rogna seria che dovesse saltar loro fuori, se la smazzassero completamente da sole, fino in fondo, senza venire a chiedere l'aiuto dell'odontoiatra o del medico. È troppo comodo voler fare questo, aver riconosciuto il diritto di quell'altro, senza prendersi le responsabilità fino in fondo. Forse queste fior fiore di professioniste con tanto di laurea dimenticano che la somministrazione di un farmaco deriva non da quattro nozioni in croce che il medico mette insieme in qualche modo, ma ci sono alle spalle, non solo l'esame di farmacologia, ma quello di fisiologia, di chimica, di biochimica e di molti altri che si intersecano tutti tra loro, che portano alla capacità, o meno, di un medico di somministrare farmaci. Lo vogliono fare dall'alto della loro laurea? Lo facciano. Poi non invochino il team, il medico, la sua anamnesi, la sua diagnosi preventiva ecc. Ecc. Perché già, da ex anestesista, medico, pervicacemente inserito in questa professione, ho visto far montare sempre più sostanziose difficoltà a gestire questo aspetto da parte degli odontoiatri puri, che sicuramente, salvo rare eccezioni, non avevano la preparazione anestesiologica di un medico. Ma la legge ha consentito loro questi ed altri aspetti. Ben venga tutto, ma io sono anche stufo di veder difendere sempre orticelli da parte di chiunque, igieniste comprese, che lo imputano ad altri e poi fanno esattamente la stessa cosa. Ognuno dica e soprattutto faccia ciò che ritiene più giusto ed opportuno. Poi peró se ne assuma la responsabilità fino in fondo. Dico questo senza alcun insulto o atteggiamento ironico che tanto ha indispettito alcune delle dottoresse coinvolte. È solo una pura e semplice constatazione. La medicina diventa ogni giorno che passa sempre più un commercio e non una vocazione e il nostro settore è all'avanguardia in ciò. Le igieniste citano spesso l'America: non è che tutto ciò che arriva da la, solo per questo fatto deve essere considerato verbo. Avevamo le migliori scuole di medicina con le migliori specialità al mondo. A furia di vedere sempre e solo la lira (prima) e l'euro (poi), ormai ragioniamo solo come lo zio Sam ed abbiamo lasciato degradare il livello di qualità della nostra classe medica (mi ci metto anch'io). Perciò la responsabilità credo si un po' di tutti, compresi molti di coloro che prima non davano peso all'avvento degli odontoiatri al posto dei medici (tanto bastava 'fa danè!'). Poi alcuni si son ritrovati con odontoiatri che hanno fatto l'ira di Dio per sbatterli fuori. Ora si meravigliano della presenza e delle pretese delle igieniste: non ce n'è come non essersi mai spesi in prima persona! Quindi concludo con un osservazione che ho già citato in altri interventi che non ho capito se son passati meno: ognuno per se e Dio per tutti! Tanto più che un esortazione mia, mi sembra sia ormai diventato il leit-motiv neanche tanto sotto traccia!
Egregio Dottore Maccabruni
Lei ha perfettamente ragione.Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità quando si eroga un atto sanitario (e non solo). Questo sta a significare che se ad un igienista che lavora nel proprio studio o nello studio di un odontoiatra come consulente (e non come dipendente) succede un imprevisto, anche grave, deve sapere attivare tutti i protocolli necessari per risolvere il problema e prendersi la responsabilità civile e penale (quella penale è smpre personale). Lei, come ha ricordato, la medicina va avanti e al centro del nostro operato, dai medici agli infermieri, agli igienisti o agli odontoiatri, ci deve essere sempre il paziente e non certamente i soldi o il potere. Il prendersi carico di un paziente sighifica condividere con lui a 360° la sua salute e il suo benessere, calcolando sempre il rischio/beneficio che è fomdamentale in ogni nostra azione. Per non passare da professionisti sanitari a…commercianti!
La Sua lettera è provocatoria….ma non voglio raccogliere ciò che non è utile al dibattito!
Grazie
Irene Riccitelli Guarrella




Da Dr Marco Bellina

si  è  vero  caro  tramonte  , ma il paradosso  è che  un medico   che  si 
laurea  oggi  non può  fare  ne un anestesia ne un igiene  in bocca.
    ecche cazzo!! è un dato di fatto  anche se ormai è ora di farla finita con
questa polemica. torniamo a lavorare..
    ci vorrebbe un commento  di tuo padre!!
  ciao  marco bellina

La risposta al Dott. Lorenzini la inserisco in un file a parte perché merita una risposta circostanziata e chiarificatrice non solo per le puntualizzazioni che merita ma anche per lo spirito con cui si è inserito nella diatriba. E’ piuttosto lunga e non voglio tediare nessuno. E…come dice il Dott. Gnalducci chi la vuole buttare nel cesino è libero di farlo.

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