Da Dr Enrico Belotti
Una
assistente puo' sviluppare la manualità in 30 anni , ma se non studia non
svilupperà mai il cervello
Non diciamo
stupidate ; non sei mai vista crescere una professionalità senza studio ma con
solo empirismo
Enrico
Belotti
Gentile Dott. Belotti per
la Sua preziosa precisazione!
Irene Riccitelli Guarrella
Da Dr
Signorini
Sig.ra Irene, lei
ha conseguito un diploma universitario e non una laurea con la quale può fare
le detartrasi, punto. La sua supponenza è deleteria per lei e per la sua
categoria.
Dott Signorini M.
Mi dispiace contraddirla ma ho preso una
Laurea con 110 e lode all’Università “La Sapienza” di Roma. La ringrazio per
avermi titolata “Signora” e non Dottoressa perché per me è motivo di orgoglio.
La supponenza come vede è la Sua e
certamente non mi appartiene!
Da Dr
Federico Mandelli
Caro Marco,
Perchè non provi ad attivare un forum dentro cui sviluppare le discussioni? Ti faccio alcune riflessioni:
Da persona perennemente collegata alla rete quale sono, quasi computer dipendente, ammetto che non è piacevole ricevere così tante email.
Trovo, inoltre, che seguire una discussione tramite email sia difficile e dispersivo.
Un forum ti permetterebbe di tenere le discussioni ordinate e sempre visibili nel corso del tempo.
So bene che la nostra categoria non è per nulla abituata ad utilizzare un mezzo simile e che non è escluso possa essere molto difficile da far funzionare (intendo dire "che la gente ci scriva"), ma tentare non nuoce.
Se riuscissi a farlo funzionare, le tue newsletter sarebbero meno frequenti (molto molto meno) ed avresti la possibilità di mettere in evidenza alcuni link alle discussioni o riassumere brevemente i topic di cui si discute.
Continuando così credo che, a lungo andare, il tasso di cancellazione dalla tua newsletter sia destinato ad aumentare.
Perchè non provi ad attivare un forum dentro cui sviluppare le discussioni? Ti faccio alcune riflessioni:
Da persona perennemente collegata alla rete quale sono, quasi computer dipendente, ammetto che non è piacevole ricevere così tante email.
Trovo, inoltre, che seguire una discussione tramite email sia difficile e dispersivo.
Un forum ti permetterebbe di tenere le discussioni ordinate e sempre visibili nel corso del tempo.
So bene che la nostra categoria non è per nulla abituata ad utilizzare un mezzo simile e che non è escluso possa essere molto difficile da far funzionare (intendo dire "che la gente ci scriva"), ma tentare non nuoce.
Se riuscissi a farlo funzionare, le tue newsletter sarebbero meno frequenti (molto molto meno) ed avresti la possibilità di mettere in evidenza alcuni link alle discussioni o riassumere brevemente i topic di cui si discute.
Continuando così credo che, a lungo andare, il tasso di cancellazione dalla tua newsletter sia destinato ad aumentare.
Federico
Caro Dott..Mandelli, anch’io concordo pienamente con Lei.
Perché non approfittare del forum su
“odontoconsult” visto che è partito tutto da un editoriale di quelle
pagine. Così liberiamo il Dott. Gnalducci da tutto questo bailamme!
Cari saluti
Irene riccitelli guarrella
Da Dr
Maccabruni Giuseppe
Al solito ci capisco sempre meno di come rispondere ed
intervenire al dibattito. Prego quindi Marco Gnalducci di girare se vuole le
mie osservazioni. Mi sembra una questione di lana caprina: ovviamente le sig.re
D.sse Igieniste avanzano tutti i loro diritti. Una addirittura mette davanti la
consulenza legale della figlia Avvocato Penalista, come se per il fatto di
essere operatrice del diritto sia anche depositaria della legge. A parte che
bisognerebbe leggerle tutte fino all'ultima virgola le leggi citate e poi
comunque potrebbe non bastare. Come principio assoluto non condivido
minimamente che le D.sse (o i D.ri anche uomini) possano fare le anestesie, perché
a questo punto non solo in questo settore, ma anche in altri campi, si
legittimerebbe ogni giorno sempre qualcosa in più. Di contro posso solo
condividere Tramonte, quando dice semplicemente: "e che problema
c'è?" Sono pienamente d'accordo. Aggiungerei peró un postilla, senza nulla
togliere alle pertinenti osservazioni di Tramonte: "facessero pure tutte
le anestesie che vogliono, a litri, con tutte le giustificazioni
diagnostico-terapeutiche possibili immaginabili. Poi peró la prima rogna seria
che dovesse saltar loro fuori, se la smazzassero completamente da sole, fino in
fondo, senza venire a chiedere l'aiuto dell'odontoiatra o del medico. È troppo
comodo voler fare questo, aver riconosciuto il diritto di quell'altro, senza
prendersi le responsabilità fino in fondo. Forse queste fior fiore di
professioniste con tanto di laurea dimenticano che la somministrazione di un
farmaco deriva non da quattro nozioni in croce che il medico mette insieme in
qualche modo, ma ci sono alle spalle, non solo l'esame di farmacologia, ma
quello di fisiologia, di chimica, di biochimica e di molti altri che si
intersecano tutti tra loro, che portano alla capacità, o meno, di un medico di
somministrare farmaci. Lo vogliono fare dall'alto della loro laurea? Lo
facciano. Poi non invochino il team, il medico, la sua anamnesi, la sua
diagnosi preventiva ecc. Ecc. Perché già, da ex anestesista, medico,
pervicacemente inserito in questa professione, ho visto far montare sempre più
sostanziose difficoltà a gestire questo aspetto da parte degli odontoiatri
puri, che sicuramente, salvo rare eccezioni, non avevano la preparazione
anestesiologica di un medico. Ma la legge ha consentito loro questi ed altri
aspetti. Ben venga tutto, ma io sono anche stufo di veder difendere sempre
orticelli da parte di chiunque, igieniste comprese, che lo imputano ad altri e
poi fanno esattamente la stessa cosa. Ognuno dica e soprattutto faccia ciò che
ritiene più giusto ed opportuno. Poi peró se ne assuma la responsabilità fino
in fondo. Dico questo senza alcun insulto o atteggiamento ironico che tanto ha
indispettito alcune delle dottoresse coinvolte. È solo una pura e semplice
constatazione. La medicina diventa ogni giorno che passa sempre più un
commercio e non una vocazione e il nostro settore è all'avanguardia in ciò. Le
igieniste citano spesso l'America: non è che tutto ciò che arriva da la, solo
per questo fatto deve essere considerato verbo. Avevamo le migliori scuole di
medicina con le migliori specialità al mondo. A furia di vedere sempre e solo la
lira (prima) e l'euro (poi), ormai ragioniamo solo come lo zio Sam ed abbiamo
lasciato degradare il livello di qualità della nostra classe medica (mi ci
metto anch'io). Perciò la responsabilità credo si un po' di tutti, compresi
molti di coloro che prima non davano peso all'avvento degli odontoiatri al
posto dei medici (tanto bastava 'fa danè!'). Poi alcuni si son ritrovati con
odontoiatri che hanno fatto l'ira di Dio per sbatterli fuori. Ora si
meravigliano della presenza e delle pretese delle igieniste: non ce n'è come
non essersi mai spesi in prima persona! Quindi concludo con un osservazione che
ho già citato in altri interventi che non ho capito se son passati meno: ognuno
per se e Dio per tutti! Tanto più che un esortazione mia, mi sembra sia ormai diventato
il leit-motiv neanche tanto sotto traccia!
Egregio Dottore Maccabruni
Lei ha perfettamente ragione.Ognuno deve prendersi le proprie
responsabilità quando si eroga un atto sanitario (e non solo). Questo sta a
significare che se ad un igienista che lavora nel proprio studio o nello studio
di un odontoiatra come consulente (e non come dipendente) succede un
imprevisto, anche grave, deve sapere attivare tutti i protocolli necessari per
risolvere il problema e prendersi la responsabilità civile e penale (quella
penale è smpre personale). Lei, come ha ricordato, la medicina va avanti e al
centro del nostro operato, dai medici agli infermieri, agli igienisti o agli
odontoiatri, ci deve essere sempre il paziente e non certamente i soldi o il
potere. Il prendersi carico di un paziente sighifica condividere con lui a 360°
la sua salute e il suo benessere, calcolando sempre il rischio/beneficio che è
fomdamentale in ogni nostra azione. Per non passare da professionisti sanitari
a…commercianti!
La Sua lettera è provocatoria….ma non voglio raccogliere ciò
che non è utile al dibattito!
Grazie
Irene Riccitelli Guarrella
Da Dr
Marco Bellina
si è vero caro tramonte , ma
il paradosso è che un medico che si
laurea oggi non può fare ne un anestesia ne un igiene in bocca.
ecche cazzo!! è un dato di fatto anche se ormai è ora di farla finita con
questa polemica. torniamo a lavorare..
ci vorrebbe un commento di tuo padre!!
ciao marco bellina
laurea oggi non può fare ne un anestesia ne un igiene in bocca.
ecche cazzo!! è un dato di fatto anche se ormai è ora di farla finita con
questa polemica. torniamo a lavorare..
ci vorrebbe un commento di tuo padre!!
ciao marco bellina
La risposta al Dott. Lorenzini la inserisco in un file a parte perché merita una risposta
circostanziata e chiarificatrice non solo per le puntualizzazioni che merita ma
anche per lo spirito con cui si è inserito nella diatriba. E’ piuttosto lunga e
non voglio tediare nessuno. E…come dice il Dott. Gnalducci chi la vuole buttare
nel cesino è libero di farlo.
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